Per gli appassionati del settore quest’anno, dopo lo stop dovuto alla pandemia, è tornato il leggendario Burning Man, una kermesse creativa che va in scena dal 1991 nel magico deserto di Black Rock, in Nevada. Un’immersione nell’arte che va avanti ininterrottamente per 8 giorni.
E il musicista Karlheinz, nel duo HAKA Project, assieme ad Haldo, ha voluto riprodurne le sonorità in una speciale box sensoriale. Ma partiamo dall’inizio.
Il Burning Man nel nuovo album di Karlheinz
Come detto il Burning Man, che prende nome dal fantoccio di legno che viene bruciato alla fine della kermesse creativa, è tornato questo 2022, a tema Walkinng Dreams, ovvero Sogni che camminano. I partecipanti hanno aiutato come sempre a costruire la Black Rock City, che viene infine distrutta assieme a tutte le opere d’arte e le installazioni di decine di artisti. Tutto in nome della sostenibilità, per mostrare che una società alternativa è possibile.
Nel magico festival dedicato “alla comunità, all’arte, all’espressione personale e all’autosufficienza”, come sostengono gli organizzatori, tra le installazioni meravigliose da vivere e con le quali interagire non può mancare la musica. Quest’anno hanno partecipato grandi nomi come Carl Cox, DJ e remixer di musica house e techno britannico, Charlotte De Witte, DJ belga, che si è esibita anche assieme all’emiliano Enrico Sangiuliano, Performer & Sound Designer.
E poi ancora da citare il DJ e rapper statunitense DIPLO, pseudonimo di Thomas Wesley Pentz e infine il tedesco Monolink, cantante e musicista di genere elettronica.
Un evento che solo chi vi ha partecipato può descrivere, dove tutti i sensi sono coinvolti, la vista e l’udito in maniera predominante. Da qui la scelta di Karlheinz con Haldo, del duo HAKA Project, di creare una scatola multi sensoriale, avvalendosi dell’aiuto dell’artista Francesca Nini Carbonini, che per due volte ha partecipato con i suoi dipinti proprio al Burning Man.
La scatola sensoriale
Dall’incontro tra gli artisti nasce Kafka 9.0 in the box; la scatola contiene il nuovo album di musica elettronica del duo HAKA Project, e una copia dell’ installazione Kafka 9.0 della pittrice, presentata durante il Burning Man 2017, che diventa un quadro 3d in edizione limitata e numerata di 50 pezzi.
Con Kafka 9.0 in the box gli HAKA Project e l’ artista milanese Francesca Nini Carbonini regalano l’illusione di essere al Burnig Man, direttamente nel Nevada. I suoni che accompagnano la fantasia prodotti da Karlheinz e Haldo avvolgono l’ascoltatore e sembrano dare voce all’opera d’arte, fondendosi in un tutt’uno. Non a caso sotto la base della statuetta c’è un QRCode per ascoltare la musica degli HAKA Project. Per chi volesse assaporarne qualche traccia il link è questo.
Per chi non li conoscesse gli HAKA Project nascono dall’unione di due eccellenze, i due dj e produttori musicali Haldo e Karlheinz. La loro è Techno fusion, una musica caratterizzata da suoni elettronici dati da arpeggiatori e sintetizzatori con influenze di vari generi che la rendono unica. Una base sì Techno, ma che contiene al suo interno ipnotici suoni tribal, house e progressive.