Con i ritmi che oggi viviamo è difficile non fare a meno di bevande energetiche. Una di queste è sicuramente il caffè. Chi fa lavori duri e lavora tante ore al giorno, ne ha proprio un estremo bisogno. Il caffè si ottiene dalla macinazione dei semi di alcune specie di alberelli tropicali appartenenti al genere Coffea. Esistono più di 100 specie commercialmente diverse. Le più diffuse, sono comunque l’arabica e la robusta. Come si fa ad iniziare la mattina senza una buona tazza di caffè? Ci sono tanti tipi di caffè, quello espresso, decaffeinato, in vetro, corto, ginseng, in ghiaccio, d’orzo, shakerato, marocchino, ristretto, lungo, macchiato, coretto, schiumato… insomma, tanti caffè per soddisfare i gusti più svariati. Chiaramente, ogni bar ha la sua specialità. Al caffè ci si aggiunge proprio di tutto. In particolare la panna, i liquori, il caramello. Per fare un buon caffè si può letteralmente dare sfogo alla propria fantasia. Il tipo di caffè più amato nel mondo resta comunque l’espresso tipicamente italiano.
C’è un vero e proprio culto dietro questa bevanda. Alcuni artisti la usano addirittura come inchiostro però realizzare opere mozzafiato. Alcuni, invece, la usano come cura di bellezza. C’è, infatti, chi sostiene che il caffè faccia bene alla pelle se usato in un modo specifico o addirittura aiuta a combattere i capelli bianchi, se si ha una chioma scura. Insomma, col caffè si può fare veramente di tutto. Ma ci sono cose che forse ancora non sapete e che sono legate in modo profondo a questa bevanda dal gusto irresistibile. Siete curiosi? Non vi resta che dare un’occhiata al decalogo che troverete di seguito.
1. Secondo una ricerca, il paese dove i cittadini non riescono proprio a fare a meno del caffè, è la Finlandia. I finlandesi, a quanto pare, consumano 12 kg di caffè l’anno, ovviamente pro-capite. Mentre il paese che potrebbe anche sopravvivere benissimo senza caffè, è Portorico. Qui si stima che ci sia un consumo pro-capite di 400 grammi di caffè ogni anno.
Il nostro paese, è al dodicesimo posto della classifica, con 5,9 kg di caffè pro-capite. L’Italia è seguita dalla Svizzera, dal Canada, dalla Danimarca, dall’Austria, ecc… Pensate che la media di consumo mondiale è di 1,3 kg all’anno per persona.
2. La caffeina può diventare letale. Chiaramente, questa informazione è vera, ma solo se relativa ad un consumo eccessivo della bevanda. Per renderla potenzialmente mortale, sarebbe necessarie bene tra le 80 e le 100 tazze di caffè in un tempo assai limitato, tipo poche ore. Ora che lo sapete, potrete cominciare a progettare il delitto perfetto.
3. In un semplice caffè ci sono tantissimi composti chimici. Non è proprio la sostanza naturale che crediamo. Si stima che ci siano almeno 1000 composti chimici nel caffè. Per degli esperti, alcuni composti chimici del caffè, sono una continua fonte di scoperta per la scienza e potrebbero essere impiegati in futuro per curare malattie cardiache e insonnia. Proprio il caffè, bevanda che spesso viene accusata di provocare insonnia, potrebbe aiutarci a combatterla. I paradossi della scienza.
4. Secondo uno studio del 2008 dell’Università di Lund in Svezia, bere caffè ridurrebbe il rischio di contrarre una malattia che negli anni ha colpito tantissime donne. Almeno per le donne rappresenta una vera scoperta positiva. Le donne, infatti, presentano una variante relativamente comune del gene CYP1A2, che aiuta a metabolizzare estrogeni e caffè.
5. In un’altra recente, ancora più recente, del
2011, si è fatto un ulteriore passo in avanti. La Harvard School of Public Health ha rivelato i risultati di uno studio molto interessante effettuato su 48.000 uomini. A quanto pare, bevendo sei o più tazze al giorno di caffè si può ridurre del 60% il rischio di contrarre il cancro alla prostata, uno dei più diffusi negli uomini.
6. Il potere del caffè non si ferma qui. Secondo alcuni ricercatori, questa bevanda è un ottimo “antidepressivo”. L’Harvard School of Public Health, rivela che le persone che consumano dalle 2 alle 4 tazzine di caffè al giorno, hanno il 50% di possibilità in meno di pensare al suicidio rispetto alle altre.
7. Come nasce il nome caffè? Le fonti storiche rivelano che intorno all’anno 1000, alcuni commercianti arabi portarono dai loro lunghi viaggi in Africa dei chicchi di caffè. Da questi, si ricavava una bevanda eccitante per ebollizione. Questa bevanda si chiamava qahwa (“eccitante”). Da qui, alla parola turca kahve e, infine, all’italiano caffè è passato poco tempo. C’è però un’altra categoria che sostiene un’altra tesi: il nome deriva da Caffa, regione dell’Etiopia dove cresce spontaneamente.
Il caffè cominciò a circolare in Europa soltanto nel XVII secolo con il nome provvisorio di “vino d’Arabia”. Il nome gli fu affibbiato dai mercanti veneziani, di casa a Istanbul (all’epoca capitale dell’Impero ottomano).
Dalla Chiesa, in passato, il caffè è stato bollato come “bevanda del diavolo”, per le sue proprietà eccitanti. Per molto tempo, fu preparato “alla turca”, sciolto nell’acqua ed era una sorta di bevanda da taverna. Questo almeno fino all’alba del ’700, quando i caffè diventarono frequentati da filosofi illuministi.
8. Questa sicuramente non la sapete: il Principe Carlo d’Inghilterra, appassionato di terapie mediche alternative, ama molto i clisteri di caffè. Sua maestà li ritiene un’ottima cura anticancro. Pensate che su Amazon si vende il kit per farli da sé.
9. A volte l’amore estremo per un oggetto o per un tipo di alimento, può spingere degli artisti a fare cose strambe. Proprio come fece il compositore Johann Sebastian Bach: il caffè gli piaceva così tanto da dedicargli una cantata: il Kaffeekantate, eseguita a Lipsia, in Germania, tra il 1732 e il 1735.
10. Uno studio effettuato dell’Università del Queensland, apparso sul Journal of Science and Medicine in Sport, ha dimostrato con un esperimento che il caffè rende più veloci: 14 ciclisti che avevano bevuto il caffè un’ora prima di una corsa, guadagnavano il 2% in termini di velocità. Incredibile vero?
Non vi resta che provare tutti i suoi effetti. Che ne dite di una bella tazza di caffè? Sicuramente, bere una tazza di tanto in tanto, non vi farà male!