Da poco tempo è stata introdotta la figura del reputation manager, ma di cosa si tratta in realtà? Per scoprirlo dobbiamo fare un piccolo lavoro di contesto.
Nel mondo di oggi tutto passa dalla rete ed in particolar modo dai social network, e questo ha portato a cambiamenti radicali nei nostri comportamenti.
Ogni giorno ci troviamo a dover affrontare problemi sempre più gravi, che minano non solo la privacy degli utenti, ma possono arrivare a produrre conseguenze molto serie nel mondo reale, e la colpa è essenzialmente di un uso scorretto della rete, o di un eccessiva esposizione ad essa.
Per questo motivo si fa sempre più necessaria l’esistenza di una figura che sappia non solo intervenire in situazioni del genere, ma che abbia la competenza anche per poter prevenire l’insorgere di problemi come il cyberbullismo, lo stalking, il revenge porn o dei semplici scivoloni che possono minare la credibilità della persona.
Tutto questo si traduce nel ruolo di reputation manager.
Reputation manager: quali sono le sue competenze?
Andiamo a scoprire nel dettaglio cosa sia però un reputation manager e quali devono essere le sue competenze.
Stiamo parlando di una delle professioni digitali riconosciute, che anno dopo anno prende sempre più confidenza con il mondo del lavoro e che vede le richieste moltiplicarsi a vista d’occhio.
Il reputation manager non è altro che un esperto di reputazione online, o, se vogliamo essere più specifici, di identità digitale.
Tutti possono usufruire dei suoi servizi, sia i privati che le aziende, perché chiunque ormai necessita di avere sotto controllo la propria reputazione digitale, che si tratti di interessi commerciali o meno.
Ma quali sono le competenze concrete alle quali un reputation manager non può rinunciare?
La verità è che per poter fare questo lavoro bisogna avere grandi doti di multitasking, poiché si vanno a toccare diversi campi, anche piuttosto diversi tra loro.
Il primo è ovviamente la Comunicazione, che si trova alla base di questa figura professionale.
Ciò significa che deve essere particolarmente esperto di: Marketing, Sociologia, Relazioni Pubbliche e Comunicazione d’Impresa, Psicologia dei Consumi e Digital Marketing.
Ma questa è solo la punta dell’iceberg. Se si vuole compiere un lavoro completo, professionale e soprattutto soddisfacente, il manager deve conoscere anche:
- Giurisprudenza: e quindi Diritto all’oblio, Protezione dei dati personali e Privacy, tutela dell’immagine e della Reputazione.
- Programmazione informatica: vale a dire Web Design, Posizionamento dei motori di ricerca, User Experience & Interface, Mobile e Web App
- Analisi dei dati: Social media, Web Analytics ed Insight, Web Advertising, Modelli di analisi.
In questo modo, sarà in grado di compiere le due principali attività richieste al reputation manager, ovvero valutare la percezione delle informazioni che circolano in rete riguardo l’identità e la reputazione del cliente e capire come influenzare il pubblico per migliorarne la presenza.