Come sarà il cinema dopo la pandemia? Intanto su Amazon Prime arriva “Lupo Bianco” la pellicola prodotta durante il Covid.

Aprile 2022 per Antonio Chiaramonte, produttore cinematografico a capo della casa di produzione CinemaSet, sarà un mese importante. Il suo film “Lupo Bianco” premiato all’ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia approda on line. Da aprile il film, interpretato da Sebastiano Somma, sarà disponibile sul catalogo ufficiale di Amazon Prime Video.

Il film che parla (anche) di covid, ed è stato realizzato in piena emergenza sanitaria racconta la storia vera di Carlo Olmo, un avvocato e filantropo di Vercelli che è stato premiato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con l’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Un premio che arriva a coronamento di una vita spesa per il prossimo e che, proprio all’inizio dell’emergenza sanitaria, lo ha visto scendere nuovamente in prima linea. Olmo, grazie ai suoi contatti con la comunità cinese, era riuscito ad acquistare migliaia di mascherine e a distribuirle gratuitamente alla comunità di Vercelli e dintorni. Mettendo in questo modo “al sicuro” la popolazione in un momento, quello dell’inizio dell’emergenza, di cui nulla si sapeva di questo terribile virus, se non che poteva essere “arginato” indossando le mascherine. Che, però, risultavano quasi introvabili.

Una storia che grazie a Diego Cammileri e al regista Tony Gangitano è diventata un film prodotto da Antonio Chiaramonte. Le riprese sono state fatte proprio durante l’emergenza sanitaria. Il cast (d’eccezione) ha visto Sebastiano Somma interpretare Carlo Olmo. Al suo fianco Morgana Forcella (nel ruolo di Angela, la compagna del protagonista), e poi Remo Girone, Guia Jelo, Shi Yang ShiGaetano Aronica, Francesca Rettondini, Vincent Riotta, Andrea Zirio ,Gabriele Scopel, Rosario Petix e Maurizio Nicolosi .

 . Il film, scritto da Stephanie Genova e Alessandro Ferrara, è arrivato sul red carpet della 78esima Mostra del cinema di Venezia dove è premiato come miglior film nello nello spazio riservato alle tematiche sociali. Alla pellicola è stato assegnato il premio International Starlight Cinema Award.

E adesso il film approda al grande pubblico. Non in sala, ma sulla piattaforma streaming: da aprile sarà disponibile nel catalogo ufficiale  Amazon Prime. “In realtà ‘Lupo Bianco’ era stato pensato per finire nei cinema – spiega il produttore Antonio Chiaramonte -. Una storia intensa e costruttiva, con un profondo significato didattico doveva arrivare al maggior numero di persone possibili. Noi abbiamo tenuto duro e abbiamo aspettato. Ma poi, malgrado la riapertura delle sale, complice anche le restrizioni che i vari Governi hanno imposto, i cinema sono rimasti vuoti”. Ma “Lupo Bianco” non poteva rimanere nell’archivio di una cineteca: da qui l’idea di raggiungere il pubblico in modo diverso, attraverso quelle piattaforme streaming che, ormai, avevano cambiato le abitudini degli spettatori.

“Il lockdown ha creato moltissimi problemi al cinema – ribadisce il produttore siciliano -. Molti film sono usciti in ritardo con pochi spettatori, altri non sono usciti per nulla. Non sappiamo ancora quante sale veramente riapriranno dopo la sosta covid e quanti spettatori le riempiranno. Una prima risposta la avremo a Natale”. Ma nel frattempo Chiaramonte non si è fermato. “In questo momento i nostri film saranno pensati e prodotti per le piattaforme streaming grazie ad un accordo che CinemaSet ha stretto  con Amazon Prime Video e Netflix”, annuncia.

E infatti il produttore si è già messo al lavoro. Fino alla fine del prossimo anno ha già in programma alcuni lavori cinematografici, e dopo questa  estate terminerà le riprese di una serie Tv in otto puntate. “Alla fine è meglio la certezza dello streaming, piuttosto che l’incertezza di una produzione che in sala non arriverà mai, o che arriverà in sale semivuote. La vera svolta arriverà dal 2023”, aggiunge. Sono stati anni difficili per i produttori. Che adesso, ormai quasi archiviata la pandemia, si ritrovano a dover fare i conti con la guerra in Ucraina e con tutte le incertezze sociali ed economiche che un conflitto nel cuore dell’Europa porta (anche) nel loro settore. “Con CinemaSet sto predisponendo un progetto di aiuto e sostegno agli artisti e alle maestranze del cinema ucraino – conclude Antonio Chiaramonte -. Ne assumerò e ospiterò alcuni. So che è un piccolo gesto, ma è comunque un piccolo contributo per aiutare questi colleghi e per far conoscere l’Ucraina anche attraverso i suoi artisti”.

 

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