Tragedia sul Gran Sasso pescarese dove a seguito di una valanga, l’Hotel Rigopiano è stato spazzato via. All’interno dell’albergo ancora molta gente sommersa dalle macerie e dalla neve: quattro cadaveri recuperati, due persone estratte vive e ancora 29 dispersi.
Il lavoro dei soccorritori va’ avanti ininterrotto dalle 4:30 di questa notte con pale o scavando a mano. L’ubicazione dell’Albergo ispirato al poeta D’Annunzio rende il raggiungimento del sito un vero problema: per percorrere i 9 chilometri di strada i soccorritori sono con i loro mezzi, in viaggio da 20 ore. Non si sentono voci, il silenzio è assordante. Al lavoro le unità cinofile per continuare nelle ricerche, disperate in quanto l’area raggiunta dai vigili del fuoco è solo una piccola porzione dell’intera area di interesse. Il soccorso alpino, i primi a raggiungere il luogo, sta utilizzando gli sci in quanto con i mezzi è impossibile raggiungere il resort, sito a 1200 metri d’altezza. La colonna di mezzi nella lunga ascesa verso l’albergo, sono giunti a poco meno di un chilometro, bloccati per mancanza di gasolio per far ripartire le turbine spazzaneve. Grazie ai vigili del fuoco, che a piedi hanno portato i rifornimenti, l’azione di sgombero delle nevi dell’area può procedere così da velocizzare l’afflusso dei mezzi di soccorso verso l’Hotel.