Francesca Cenci, la psicologa più popolare del web e della tv italiana, è stata scelta da BIM, la casa di distribuzione del film americano “La figlia oscura” per recensire da un punto di vista psicologico questo grande successo candidato a tre premi oscar.
La figlia oscura è un FILM tutto al femminile, con la regia di Maggie Gyllenhaal, tratto dal bestseller mondiale di Elena Ferrante, presentato al Cinema di Venezia nel 2021 e interpretato da Olivia Colman, Dakota Johnson e Jessy Buckley, distribuito in Italia da BIM.
Ecco le parole della psicologa Francesca Cenci: “Ho guardato più volte questo capolavoro cinematografico e sono rimasta colpita da molti aspetti psicologici, primi tra tutti quelli che riguardano la protagonista, Leda: è una madre atipica, ambivalente, discontinua ed egoista, ma al tempo stesso non è anaffettiva, non è una mamma snaturata, ama le proprie figlie, ma non nel modo socialmente condiviso e approvato. Le ama, ma a modo suo. È una donna che in una prima superficiale analisi potrebbe essere criticata perché antepone la propria libertà ed autonomia a tutto il resto, comprese le sue bambine, ma a mio parere lo fa per una sorta di istinto di sopravvivenza, per delle fragilità sue irrisolte, forse, per un pessimo rapporto con la propria madre, probabilmente, e per i suoi traumi irrisolti. Scappa, è vero, ma perché non può fare altrimenti.
Cruciale il simbolo della BAMBOLA in tal senso, oggetto ricorrente in tutta la durata della pellicola, che Leda adulta ruba a una bambina, credendo di sostituirla empiricamente a quella che possedeva lei da piccina. Ciò rivela il suo blocco psicologico in età infantile, che potrebbe essere la spiegazione a tutto il suo comportamento fuori dagli schemi e poco equilibrato, che la caratterizza in tutto il film. Leda è una donna colta e intelligente, ma è forse una madre rimasta bambina? stupendi i flash back di Leda giovane madre, interpretazione psicologicamente molto intensa, estrema ed emozionante.”