Niccolò Bettarini è stato aggredito qualche settimana fa in un locale: coinvolto in una rissa ha subito diversi danni al viso e al corpo, ma per fortuna non si tratta di nulla di grave.
Dopo diversi giorni ha voluto raccontare in un’intervista l’accaduto, causato da un suo gesto di protezione nei confronti di un amico che era stato assalito e bullizzato.
Ecco cosa ha rivelato:
“Era ora di rientrare a casa, ma dall’altra parte della strada la mia migliore amica, Zoe, ha iniziato a chiamarmi, urlandomi che stavano picchiando il nostro amico Andrea. Tre ragazzi lo accerchiavano e così mi sono buttato su di loro per difenderlo. Da lì è iniziato il finimondo. È stato un istinto di protezione fortissimo che non avrei potuto reprimere”.
Lì per lì Niccolò non si aspettava che le cose sarebbero peggiorate. Egli però, non si pente affatto del suo gesto:
“Se c’è di mezzo un amico, darei la vita per i miei amici. E infatti stavo per perderla, la vita! Sono arrivati altri ragazzi, ci hanno aggredito, anzi ‘mi’ hanno aggredito: ero cosciente, ricordo tutti i particolari, ho sentito che mi avevano riconosciuto e che ‘volevano ammazzarmi’ perché sapevano chi fossi. Erano dieci, ho tentato di difendermi e parare i loro colpi. Mi ricordo di essere caduto a terra a un certo punto e Zoe si è buttata sopra di me per proteggermi da quella furia di violenza. Non si sono fermati, l’hanno riempita di calci: loro volevano la mia vita, mi era chiarissimo. Sono tutte persone che hanno un passato di crimini e risse”.