L’interior design si rivolge funzionalmente alla creazione di spazi esteticamente piacevoli, e che si rivelino anche a miglioramento della qualità della vita degli individui. Un ambiente ben progettato può influenzare il nostro stato d’animo, la produttività e persino le relazioni interpersonali. Con l’aumento dell’interesse per il design d’interni, sono molti gli aspiranti designer a ritrovarsi dinanzi la scelta del corso più conforme alle proprie esigenze e ai propri obiettivi professionali.
L’articolo qui riportato si propone appunto quale punto di riferimento per guidare i lettori interessati nella scelta di un percorso formativo di interior design, con la considerazione di fattori quali le aspettative personali, le aspirazioni di carriera e le diverse specializzazioni disponibili. Passando per un’analisi dei vari tipi di corsi, moduli e opportunità pratiche, aiuteremo a individuare la strada migliore finalizzata a intraprendere una carriera nel dinamico mondo dell’interior design.
Come si definisce la disciplina dell’interior design
L’interior design è la disciplina che si occupa della progettazione e dell’organizzazione degli spazi interni, mediante l’integrazione tra estetica, funzionalità e comfort. Gli interior designer lavorano con lo scopo di addivenire ad ambienti nei quali regni l’armonia e la funzionalità, sempre in linea con le esigenze manifestate dalla clientela, ma oltretutto di altri parametri. Vi troviamo, tra gli stessi, lo stile desiderato e le normative in vigore. In sostanza, trattasi di far ricorso a colori, materiali, arredi e illuminazione per trasformare un luogo, a miglioria dell’aspetto visivo come dell’esperienza degli utenti. La pratica in questione coinvolge anche aspetti del tipo dell’acustica, dell’ergonomia e della sostenibilità.
Il confronto rispetto all’architettura d’interni
L’interior design e l’architettura d’interni sono termini spesso usati in modo intercambiabile, ma presentano differenze di spessore. L’interior design verte sull’aspetto estetico e funzionale degli spazi interni, ivi comprese le scelte di colori, materiali, illuminazione e arredamento, per un miglioramento complessivo dell’esperienza vivibile nel medesimo ambiente. L’architettura d’interni, invece, si occupa anche degli aspetti strutturali e dell’organizzazione degli spazi, spesso con incorporazione d’elementi architettonici, e la presentazione di valutazioni ingegneristiche funzionali agli interventi da apportare. Mentre l’interior design può essere un aspetto di un progetto più ampio, l’architettura d’interni è frequentemente legata alla progettazione e alla ristrutturazione degli ambienti, coerentemente con una formazione più di tipo tecnico.
L’interior design riveste un ruolo fondamentale nell’esperienza abitativa e lavorativa, dato che influisce di tanto sul benessere e sulla produttività nella vita di tutti i giorni. Nel contesto abitativo, un design adeguato promuove la comodità e la serenità, mentre negli spazi di lavoro, migliora la concentrazione e la creatività. Vi è poi il fatto che un buon design tiene conto delle esigenze individuali e dei flussi d’uso, con ottimizzazione degli spazi e il favorimento d’interazioni positive.
Tipologie di corsi d’interior design
Nel panorama educativo moderno, esistono vari tipi di corsi da poter scegliere, qualora si vogliano acquisire conoscenze e competenze in modo diversificato. I corsi universitari e le lauree rappresentano il percorso tradizionale di istruzione superiore. Corsi che nella sostanza conferiscono una formazione approfondita, passando per la combinazione tra teoria e pratica, e sviluppano competenze critiche, analitiche e professionali. Gli studenti saranno così pronti per il mercato del lavoro o per ulteriori studi accademici.
D’altra parte, i corsi di formazione professionale si rivolgono a chi desidera acquisire competenze pratiche specifiche. Qui si hanno corsi decisamente più brevi e intensivi, e puntano molto sulla formazione d’abilità pratiche e tecniche, con il fine d’una preparazione diretta e immediata per affrontare il mondo del lavoro. Gli studenti apprendono per via d’esercitazioni pratiche, stage e laboratori, con il conseguimento finale di certificazioni riconosciute nel settore.
I workshop e i seminari sono eventi portatori di un’esperienza formativa più intensa e concentrata, di sovente incentrati su argomenti specifici o pratiche innovative. Tali eventi, dalla durata di poche ore o giorni, stimolano la partecipazione attiva e la condivisione di idee, elementi rivolti a far sviluppare delle competenze da aggiungere al bagaglio culturale e ad ampliare la rete di contatti professionali, sempre utili nell’esercizio della professione.
Vi sono anche i corsi online, i quali hanno riscosso (da ultimo, in particolare) della popolarità dovuta alla loro flessibilità e accessibilità. Sono corsi per chi desidera, nell’interior design come in altre discipline, apprendere a distanza e al proprio ritmo (magari avendo modo di coniugare meglio tale impegno con quelli familiari e professionali). È frequente che non manchi il supporto dato dalle interazioni virtuali con docenti ed altri partecipanti.
Identificare le proprie aspettative
Al momento nel quale si voglia selezionare un corso d’interior design, è di prim’ordine identificare chiaramente le proprie aspettative. Prima di tutto, è importante riflettere sul proprio obiettivo professionale: desidero lavorare come designer freelance, unirmi a uno studio affermato o forse specializzarmi in un’area specifica, quale ad esempio il design d’interni sostenibile?
In secondo luogo, è utile valutare le competenze specifiche da voler acquisire. Si è interessati più alla progettazione creativa, all’uso dei software di design, o all’aspetto commerciale del settore? La risposta alle citate domande farà la propria parte nella determinazione della scelta del corso con la rispettiva struttura, con lezioni pertinenti e utili alla propria crescita da professionista.
Ci si dovrebbe porre, analogamente, anche una domanda sul tempo che si possa dedicare allo studio. I corsi di interior design possono variare enormemente in termini di durata e intensità. Sarà di conseguenza fondamentale valutare il proprio impegno e la propria disponibilità onde fare a meno di sovraccaricarsi.
Considerare piani di studio che incoraggino la creatività e l’interazione, oltre a rispecchiare il proprio stile, renderà l’intero percorso formativo molto più appagante e motivante (con un approccio teorico strettamente combinato con una pratica da attuare, a casa o meglio ancora in aula).
Verificare la qualità del corso
Onde valutare la qualità di un corso d’interior design, vi sono vari fattori ad influenza diretta dell’esperienza formativa e delle opportunità future. In primo luogo, le credenziali degli insegnanti sono per forza di cose da vagliare, trattandosi di coloro i quali impartiranno le conoscenze ai corsisti. Al riguardo, professionisti del settore possedenti una solida formazione e un’esperienza pratica degna di nota, trasmetteranno nel percorso delle conoscenze preziose e aggiornate. È utile, in coerenza di ciò, informarsi sul percorso professionale degli insegnanti e su eventuali riconoscimenti ricevuti.
In secondo luogo, le recensioni da parte di ex studenti aprono ad una visione diretta dell’esperienza all’interno del corso. Valutare le opinioni di chi ha già frequentato il programma può rivelare informazioni inerenti i punti di forza e di debolezza del corso, dalle modalità d’insegnamento alla qualità dei materiali didattici. La soddisfazione degli ex allievi è pertanto un indicatore rilevante della preparazione che il corso riesce a fornire.
Le collaborazioni con aziende del settore sono un altro aspetto importante. Le stesse indicheranno non soltanto il livello d’integrazione del corso col mondo del lavoro, ma altresì la qualità della rete professionale che gli studenti possono sfruttare. Una buona collaborazione può tramutarsi in opportunità tangibili per gli studenti, come conferenze, workshop e progetti reali.
Infine, la possibilità di partecipare a stage e tirocini è l’altro elemento all’altezza di operare una differenza. L’esperienza pratica non è mai da trascurare per mettere in pratica le competenze acquisite, apprendere le dinamiche del lavoro in team e affrontare con preparazione e senso di concretezza le sfide. Un corso dalle consistenti possibilità di stage prepara gli studenti più efficacemente, in rapporto alle esigenze del mercato lavorativo.
Possibili sviluppi di carriera
Da quel che si è appena visto fino a questo momento, il titolo in interior design apre a una vasta gamma d’opportunità di far carriera. Uno dei percorsi più comuni è quello del designer d’interni, che lavora a stretto contatto con clienti per creare spazi funzionali e connotati dall’attrattività estetica, tramite bilanciamento fra estetica, ergonomia e sostenibilità. I designer d’interni possono specializzarsi in aree specifiche, come il design residenziale o commerciale, e possono anche approfondire aspetti del genere dell’illuminazione, il colore e la scelta dei materiali. Altra figura professionale è il consulente di design, dal quale provengono orientamenti strategici e suggerimenti per migliorare gli spazi esistenti, di solito con la collaborazione con architetti e sviluppatori per progetti più estesi (sotto varie aree tematiche, anche nell’ambito strutturale).
Otretutto, la figura del project manager (inteso sempre nel settore di riferimento) è idonea a coordinare il complesso delle fasi di un progetto d’interior design. Parliamo di una figura responsabile che il tutto venga svolto nei tempi, nei budget e secondo le specifiche richieste. Gli interior designer hanno modo, come accennato, d’espandere le relative competenze fino al campo della sostenibilità, divenendo esperti in design eco-compatibile o specializzandosi in tecnologie verdi.
Le possibilità di crescita nel campo sono veramente tante; molti professionisti decidono così d’avviare un’impresa in autonomia, mentre altri avanzano nei ranghi di aziende di design (anche molto affermate, alle volte), tramite la presa in carico di ruoli creativi e di leadership. La continua evoluzione delle tendenze e delle tecnologie nel design d’interni concede sempre, d’altronde, nuove opportunità d’apprendimento e specializzazione, e in tal modo si qualifica quale campo dinamico e dispensatore di gratifiche. Vorresti far parte di un percorso concreto, strettamente finalizzato all’apprendimento di un mestiere e in connessione con gli ambiti disciplinari che connotano l’interior design? Un esempio di ciò si rinviene nel corso Interior Design tenuto da Made in Italy Class, seria accademia formativa la quale riporta un mix eccellente fra teoria, pratica e opportunità di stage.